Dopo avere lasciato un delizioso "rifugetto" a Calzadilla de la Cueza ove hanno cercato di darci veramente il massimo sul piano dell'ospitalità e della simpatia, abbiamo percorso altri 21,300 km di meseta sotto un cielo azzurro intenso e con una luce quasi surreale. La tappa è stata indubbiamente gradevole, sia per quanto riguarda la difficoltà che per il paesaggio. Un po' meno gradevole l'arrivo a Sahagun, camminando l'ultima mezz'ora a fianco della strada quando il sole cominciava a farsi sentire un po' troppo forte.fotografie:Sergio Valzania e Stefano CoenSahagun